Era la fine di marzo del 2017, terminata la guida di un viaggio esperienziale tornai a dedicarmi alla ricerca di siti e sacerdoti Maya. Al termine di una intervista con uno di questi, fui invitato a seguirlo nel retro della sua casa dove aveva un altare. Secondo il saggio mi sarei dovuto stabilire qui comprando una terra. Per questo mi fece un rito dedicato a questo proposito, che accolsi un pò sorpreso ma con immenso piacere. Passarono due giorni e in un famoso ristorante di Valladolid nello Yucatan incontrai un conoscente che mi disse di avere piacere di vendermi una parte della sua terra. E così lasciai fare alle mie guide, fino a quando onorato firmai l’atto di acquisto. Si, eccomi ora custode di un fazzoletto di terra nel cuore della cultura Maya, per me assolutamente Sacra, donata in prestito dalla grande Madre per poter sviluppare il mio Progetto di Luce. Ma c’è di più. Si trova vicinissimo a Xocén, ovvero il paese simbolo della cultura Maya definito non a caso “l’ombelico del mondo Maya”.

Il Progetto di Luce in Terra Maya

Da molti anni mi dedico al risveglio di me stesso e di tutti coloro che in me vedono la possibilità di fare altrettanto. Nel mondo della filosofia Maya ho trovato l’energia perfetta per accelerare questo processo al punto di trasferirmi stabilmente qui e dedicarmi in pieno allo sviluppo di ciò che da anni maturava nella mia più profonda volontà. Il Progetto di Luce vuole essere una opportunità per sostenere tutti coloro che sentono la necessità di una scossa positiva per uscire dalla purtroppo considerata “normalità” vibrazionale di routine. In pratica ciò che voglio creare è una struttura in grado di dare la possibilità per tanti, soli o in gruppo, di risuonare vibrando per qualche giorno con il forte equilibrio ancora presente in questa zona del globo che ha goduto di una presenza umana spirituale dalla coscienza evoluta. L’intento è quello di dar modo di  pernottare nella natura, interagire con le persone della comunità, visitare siti e piramidi, scoprire la carta d’identità profonda di sé stessie il proprio animale guida Nahual, per tutti assegnato dalle nostre Divinità alla nascita.

Questi sono i principali passi o propositi da compiere insieme qui per ricercare prima e manifestare poi un maggiore risveglio di “chi siamo veramente”.

Un nuovo equilibrio energetico è il requisito indispensabile per la salita vibrazionale di noi nel nuovo mondo e non solo ora è possibile, ma una volta trovato diventa contagioso verso gli altri e l’ambiente circostante. Donare questa opportunità a tutti coloro che si riconoscono in questo straordinario momento evolutivo è lo scopo di questo progetto. Ciò che serve ora è impegnarci tutti per creare una condizione di apertura collettiva alla nuova più alta vibrazione, come richiesto e indicato dagli stessi Maya nella loro profezia. Si, perché i Maya avevano ragione: “il vecchio mondo è finito”. E grazie a questo ne comincia un altro più espanso e più amorevole del precedente. Tutti noi possiamo fare qualcosa per la sua creazione, purché prima ci poniamo in equilibrio con noi stessi. Prima ce ne rendiamo conto e prima ci posizioniamo nella nuova vibrazione in cui sentiamo che essere amorevoli, pacifici e fraterni è un fatto anche per noi naturale e autentico. Qualcosa che ci appartiene da sempre, ma che avevamo dimenticato per favorire ciò che ci hanno insegnato da piccoli; opera di chi aveva dimenticato a sua volta. Gli altri si accorgeranno del nostro stato consapevole solo quando noi stessi lo abbiamo riconosciuto e accettato, e per questo ci seguiranno.

Il progetto di luce qui in Terra Maya vuole essere lo strumento per benedire e favorire lo sforzo per l’incontro con questo stato di coscienza nonostante tutta la resistenza che compare dentro e fuori di noi.

I giorni trascorsi in un viaggio eperienziale sono preziosi. Ogni momento vissuto qui deve essere di totale risonanza con l’energia del posto. Avendo a disposizione uno spazio perfetto come la terra possiamo dedicarci anche a pratiche di purificazione semplici ma efficaci come ad esempio nutrirci di un cibo cotto con i metodi tramandati e ancora ampliamente usati dagli stessi Maya chiamato: Pibil. Il cibo avvolto in foglie di banano viene posto in una buca sopra pietre roventi e poi ricoperto di terra fino alla sua cottura. Il fuoco è purificazione e la terra in questo rappresenta il donare puro della Grande Madre.

Il collegamento con la Selva Maya

La selva dello Yucatan

Ma la Terra Sacra ci offre anche di più. Per un suo intero lato ci consente il collegamento con la selva dello Yucatan e questo dà modo di poter godere della purezza della natura. In particolare permette di poter far vivere l’ape Melipona in arte: “Ape Maya”. No non è uno scherzo, l’ape Maya esiste ed è qui. I Maya la chiamano Xunáan kab, ovvero “signora del miele”. L’ape Melipona non ha pungiglione per cui è considerata un’ape buona. Sia nel passato che nel presente ha donato e dona alla comunità Maya la possibilità di mantenersi in equilibrio e in salute grazie al suo pregiato miele, che ancora oggi si usa nella medicina Maya per curare. Nel progetto è dedicato un grande spazio a questa meraviglia, dono prezioso della natura Yucateca.

© Copyright - 2021 Sempre più Pace di Patrizio Cortesi